Giorgio Corno parteciperà in qualità di relatore al convegno “Novità della legge fallimentare: profili transfrontalieri”del 24 gennaio alle ore 18.00 presso la sede dell’associazione concorsualisti Milano.
Insieme all’Avv. Corno intervengono Caterina Macchi, Magistrato del Tribunale di Milano e Stefano D’Amora, dottore commercialista in Milano, consigliere ACM.
Come è noto la legge delega dettava i principi e i criteri direttivi per disciplinare la crisi dei gruppi d’impresa conformemente alle pratiche internazionali. La legge n. 155 del 2017, infatti, espressamente sanciva che, nell’esercizio della delega di cui al comma 1 il Governo dovesse tener conto della normativa dell’Unione europea e in particolare del regolamento (UE) n. 2015/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2015, relativo alle procedure di insolvenza, della raccomandazione 2014 / 135 / UE della Commissione, del 12 marzo 2014, nonché dei principi della model law elaborati in materia di insolvenza dalla Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (Uncitral).
L’incontro, che ha ricevuto il patrocinio di “Insol Europe”, la principale associazione europea di professionisti della crisi e dell’insolvenza, fondata nel 1981 e registrata in Francia, è volto a illustrare le novità del codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza di gruppo, con riferimento anche ai nuovi obblighi di reciproca informazione a carico degli organi della procedura nel caso di procedure distinte che si svolgano in sedi giudiziarie diverse” sottolinea Roberta Zorloni, coordinatrice dell’ACM.
A.C.M. è un’associazione, senza scopo di lucro, che nasce da un’esperienza professionale condivisa al fine di organizzare iniziative utili alla diffusione della conoscenza del diritto concorsuale e di supportare le attività svolte dai propri associati in relazione agli incarichi di curatore, commissario giudiziale, liquidatore giudiziale, commissario straordinario o di organismo di composizione della crisi. L’associazione si propone, inoltre, di mettere a disposizione l’insieme di competenze a beneficio del formarsi di nuovi orientamenti interpretativi nonché di essere da stimolo per nuovi strumenti normativi che consentano la migliore efficienza nella gestione delle procedure.