Dal 1° luglio 2024, entrano in vigore nuove regole che limitano la compensazione dei crediti in F24 per stimolare i contribuenti a regolarizzare i propri pagamenti. Ecco cosa devi sapere per evitare sanzioni e agire in conformità con la normativa.
In cosa consiste il divieto di compensazione?
A partire da questa data, i contribuenti che hanno imposte erariali o accertamenti esecutivi superiori a 100.000 euro non potranno più compensare crediti nel modello F24. Questo divieto si applica solo nel caso di cartelle esattoriali scadute o di mancato rispetto delle rateizzazioni concordate.
Nel caso di pagamenti parziali, la compensazione è consentita una volta che il debito totale scende al di sotto della soglia indicata.
Quali crediti sono interessati?
La limitazione riguarda crediti tributari come quelli relativi alle imposte erariali, crediti d’imposta per Ricerca & Sviluppo, Industria 4.0, investimenti nel Mezzogiorno e bonus edilizi. Restano esclusi, invece, i crediti relativi a contributi Inps e Inail, che possono essere utilizzati con alcune limitazioni specifiche, come l’invio della dichiarazione dei redditi per crediti inps di qualsiasi importo e come la registrazione negli archivi dell’ente per i crediti Inail.
Sanzioni per violazioni
Le sanzioni previste per le compensazioni indebite sono pari al 30% per violazioni fino al 31 agosto 2024 e al 25% per quelle successive. Sebbene manchino ancora chiarimenti ufficiali, è importante evitare errori per non incorrere in queste penalità.
Differenze con le regole precedenti
La nuova normativa si aggiunge a disposizioni già in vigore, come il divieto di compensazione per importi iscritti a ruolo superiori a 1.500 euro (DL 78/2010) e il blocco per importi sopra i 10.000 euro nel caso di crediti derivanti da superbonus o ecobonus. La principale novità è la soglia più alta di 100.000 euro, che amplia le categorie di crediti interessati, comprese le agevolazioni fiscali.
Come evitare complicazioni?
Data la complessità normativa, è consigliabile monitorare attentamente le scadenze e pagare le rateizzazioni con anticipo. Questo aiuta a mantenere la conformità e a sfruttare al meglio le possibilità di compensazione consentite.
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