In cosa consiste l’agevolazione assunzioni 2024?
L’agevolazione consiste, per i titolari di reddito d’impresa ed esercenti arti e professioni, nel dedurre il 120% del costo del lavoro delle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024, entro il limite dell’incremento complessivo di spesa per dipendenti rispetto al 2023.
Perchè l’agevolazione assunzioni 2024 è diversa dalle precedenti?
Non si tratta, come spesso accaduto in passato, di un esonero dalla contribuzione INPS ma di una deduzione fiscale, maggiorata, in contabilità dell’intero costo del lavoratore, del 120% (o 130% in caso di assunzione di categorie svantaggiate).
A chi spetta l’agevolazione assunzioni 2024?
I soggetti destinatari del beneficio, sono datori di lavoro:
- titolari di reddito di impresa
- esercenti arti e professioni
che abbiano esercitato la propria attività in tutto il 2023 (più precisamente: nei 365 giorni antecedenti l’inizio del periodo d’imposta in corso) e che nel 2024 intendono incrementare il livello occupazionale.
Per la data di inizio attività si considera quanto indicato nel modulo di apertura partita iva (modello AA9/12) o, se successiva, quella dell’inizio effettivo.
- Sono escluse le imprese in liquidazione.
Come si calcola l’agevolazione?
Per calcolare la deduzione, si considera la differenza tra il costo del personale neoassunto del 2024 e quello del 2023. Se non c’è un effettivo incremento, non spetta la maxi-deduzione
ESEMPIO DI CALCOLO
- Azienda A nel corso del 2024 assume 30 nuovi lavoratori a tempo indeterminato, di cui 10 appartenenti alle categorie svantaggiate.
- Il costo 2024 dei neoassunti ordinari è di 900.000 euro mentre quello dei soggetti meritevoli è di 300.000 euro. L’incremento del costo del personale 2023/2024 (voce B.9 del conto economico) è pari a 1.000.000 euro (quindi inferiore al costo 2024 dei neoassunti, che è pari a 1.200.000 euro).
- La super-deduzione si calcolerà ripartendo la base agevolata (ovvero 1.000.000 di euro) in modo proporzionale tra le due tipologie di neoassunti: (900.000 : 1.200.000) = 75% (coefficiente di deduzione 20%) e (300.000 : 1.200.000) = 25% (coefficiente di deduzione 30%).
- La super-deduzione sarà dunque pari a [(1.000.000 x 75% x 20%) + (1.000.000 x 25% x30%)] = [150.000 + 75.000] = 225.000.
- Il risparmio fiscale per i soggetti Ires sarà di (225.000 x 24%) = 54.000, pari al 4,5% del costo dei neoassunti (in quanto l’incremento del costo del lavoro è risultato inferiore al costo dei neoassunti).
Ci sono delle condizioni da rispettare?
Per evitare abusi e “finti licenziamenti” la norma prevede alcune condizioni:
- il numero dei dipendenti a tempo indeterminato presenti al 31.12.2024 deve essere superiore a quelli mediamente occupati nel 2023. Rileva quindi anche la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato;
- il numero totale dei dipendenti (compresi quelli a tempo determinato) al 31.12.2024 deve essere superiore alla media 2023.
Gli incrementi devono essere considerati al netto delle riduzioni in società del gruppo in modo da garantire che i neoassunti giungano dal mercato del lavoro e non da società “sorelle”.
L’incremento del 120% sale al 130% nel caso di assunzione di soggetti svantaggiati (chiamati anche meritevoli), quali:
- persone con disabilità;
- donne con almeno 2 figli;donne vittime di violenza;
- giovani sotto i 30 anni, che non lavorino e non siano iscritti a corsi di studio, registrati al programma operativo nazionale iniziativa;
- lavoratori con sede di lavoro in regioni svantaggiate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise);
- ex titolari di reddito di cittadinanza.
Nel calcolo degli acconti 2024 per le imposte sui redditi non si tiene conto della maxi-deduzione.
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