Abbiamo già avuto modo di trattare del concordato preventivo biennale (Cpb). La novità di questi giorni è la conferma che il concordato preventivo biennale rimarrà disponibile anche per il 2025.
Questo strumento fiscale, progettato per garantire maggiore stabilità ai redditi imponibili, continua ad essere parte integrante della strategia tributaria italiana.
Grazie alla conferma del concordato preventivo biennale, il Fisco mira a sostenere professionisti e piccole e medie imprese, stabilizzando il carico fiscale e incentivando comportamenti virtuosi.
Di seguito, approfondiamo le novità previste e i criteri di accesso.
Nuovo Concordato Preventivo Biennale: Cosa Cambia per il 2025-2026
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente comunicato che chi non ha aderito al concordato biennale per il 2024-2025 potrà fare richiesta per il biennio 2025-2026.
Questa conferma non solo amplia le opportunità per i contribuenti, ma introduce alcune modifiche sostanziali.
La scadenza per l’adesione 2025 sarà anticipata al 31 luglio, accorciando i tempi di decisione per chi desidera beneficiare di questa misura.
Inoltre, il regime forfettario sarà escluso, poiché applicato solo in via sperimentale nel 2024, e non sarà possibile beneficiare del ravvedimento speciale previsto per il primo biennio.
Di conseguenza, il nuovo concordato preventivo biennale offrirà maggiore continuità, ma esige anche un’attenta pianificazione fiscale.
Come aderire al Concordato Preventivo Biennale
Lo Studio Corno fornisce supporto per aderire al concordato preventivo biennale, assistendo i professionisti e le PMI nella valutazione dei requisiti e nella gestione delle procedure.
Siamo al fianco dei nostri clienti per restare aggiornati sulle novità rilasciate dall’Agenzia delle Entrate e sfruttare ogni possibilità per gestire la meglio la propria impresa.