Legale

Buoni spesa per dipendenti: il trattamento fiscale nel 2024

4 Dicembre 2024
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L’assegnazione di buoni spesa o carburante ai dipendenti è un’ottima soluzione per incentivare il personale, soprattutto nel contesto delle festività natalizie. Grazie alla normativa fiscale 2024, i datori di lavoro possono sfruttare soglie di detassazione più alte, rendendo questi benefit particolarmente convenienti sia per l’azienda che per i lavoratori.

Cosa dice la normativa fiscale 2024

Il trattamento fiscale dei buoni carburante è disciplinato dall’articolo 51 del TUIR, che specifica:

  1. Per tutti i dipendenti, i buoni spesa o carburante sono esclusi dal reddito fino a un massimo di 1.000 euro annui.
  2. Per i lavoratori con figli a carico, la soglia sale a 2.000 euro, favorendo le famiglie con maggiori necessità economiche.

Tuttavia, se il valore complessivo dei fringe benefit supera queste soglie, l’intero importo diventa imponibile, annullando il vantaggio fiscale. È quindi essenziale gestire con precisione i limiti.

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Perché i buoni spesa sono vantaggiosi per le aziende

Dal punto di vista del datore di lavoro, i buoni spesa o carburante rappresentano:

  • Un costo deducibile: Ai sensi dell’articolo 95 del TUIR, le spese sostenute per liberalità verso i dipendenti sono integralmente deducibili.
  • Un potente strumento di welfare aziendale: I fringe benefit migliorano la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti.

Inoltre, i buoni spesa si differenziano da altri fringe benefit per la loro semplicità di gestione: possono essere erogati sia in formato cartaceo che elettronico e sono facilmente monitorabili tramite registro interno.
Scopri come integrare i fringe benefit nella tua strategia aziendale.
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Errori da evitare nella gestione fiscale

Un errore comune è distribuire buoni carburante senza un registro che ne certifichi l’assegnazione. Per rispettare le normative, è fondamentale:

  • Associare ogni buono al lavoratore tramite numero di serie.
  • Far firmare al dipendente una ricevuta di accettazione.

Questi accorgimenti riducono il rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Leggi il nostro approfondimento sui profili IVA dei buoni carburante per conoscere i dettagli su monouso e multiuso.

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