Fisco

Rivalutazione quote societarie 2025: vantaggi e procedura

11 Febbraio 2025
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La rivalutazione fiscale delle quote societarie è un’opportunità prevista dalla Legge di Bilancio 2025 che consente di ridurre l’imposta sulla plusvalenza in caso di cessione di partecipazioni. 

Questa misura consente di rideterminare il costo fiscale delle partecipazioni societarie e dei terreni, riducendo così l’impatto fiscale sulla vendita. 

Scopri in questo articolo come funziona, chi può beneficiarne e quali sono le condizioni per accedere all’agevolazione.

Chi può beneficiare della rivalutazione?

La Legge di Bilancio 2025 conferma che possono accedere alla rivalutazione le seguenti categorie di soggetti:

  • Persone fisiche (non esercenti attività d’impresa o che non detengono la partecipazione attraverso la propria ditta individuale);
  • Società semplici e associazioni ad esse equiparate ai sensi dell’art. 5 TUIR;
  • Enti non commerciali, per attività non inerenti all’impresa;
  • Soggetti non residenti, senza stabile organizzazione in Italia.

Restano esclusi i titolari di reddito d’impresa.

Quali partecipazioni e terreni possono essere rivalutati?

La possibilità di rivalutazione riguarda sia le partecipazioni in società, quotate e non quotate, sia i terreni con destinazione edificabile o agricola. 

Per essere ammissibili, le quote societarie o i terreni devono essere posseduti dal 1° gennaio di ciascun anno. 

Questo significa che anche chi intende cedere la propria partecipazione nel corso dell’anno può beneficiare della rivalutazione, riducendo l’imposta sulla plusvalenza.

Come effettuare la rivalutazione?

Per rideterminare il valore fiscale di una partecipazione o di un terreno è necessaria una perizia giurata redatta da un dottore commercialista o revisore legale. 

Nel caso di partecipazioni non quotate, il valore viene determinato in base alla frazione del patrimonio netto della società. 

Se la partecipazione è quotata, invece, il valore normale è calcolato sulla base della media dei prezzi rilevati nel mese di dicembre dell’anno precedente. 

Per i terreni, la perizia deve essere realizzata da ingegneri, architetti, geometri, agronomi o periti iscritti ai rispettivi albi professionali.

Tempistiche per la perizia

La perizia deve essere effettuata prima della cessione solo se l’imposta sostitutiva è versata tramite un intermediario finanziario. 

In caso contrario, la perizia può essere effettuata anche successivamente, purché giurata entro il 30 novembre 2025.

Quali sono le condizioni per la rivalutazione?

Per usufruire della rivalutazione, è necessario versare un’imposta sostitutiva del 18% sul valore rivalutato entro il 30 novembre di ciascun anno. 

È possibile rateizzare il pagamento in tre rate annuali di pari importo con un tasso di interesse del 3% sulle rate successive alla prima.

Attenzione: Il versamento della prima rata è obbligatorio per accedere al beneficio. Non è ammesso il ravvedimento operoso per la prima rata, mentre per le rate successive è possibile.

Conviene sempre la rivalutazione?

No, la convenienza dipende dal valore della plusvalenza. 

L’aliquota ordinaria sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni è pari al 26%, mentre la rivalutazione applica il 18% sul valore intero della perizia

In generale, la rivalutazione è conveniente quando la plusvalenza rappresenta almeno il 70% del prezzo di vendita.

Maggiori informazioni e riferimenti normativi

  • Legge 207/2024 (Legge di Bilancio 2025, art. 1 commi 31-36);
  • Legge 448/2001, articoli 5 e 7 (disciplina della rivalutazione);
  • Circolare AdE n. 1 del 22/01/2021;
  • Circolare AdE n. 47 del 24/10/2011.

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