Fisco

Modifiche al Credito Imposta 4.0: Cosa cambia nel 2025

7 Marzo 2025
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Il 2025 porta con sé importanti novità per il credito imposta 4.0, un’agevolazione fiscale cruciale per le imprese che investono in beni strumentali tecnologicamente avanzati.

Capire le nuove regole e le opportunità è fondamentale per beneficiare di questo strumento al meglio.

Una corretta consulenza fiscale può fare la differenza nella pianificazione aziendale.

Cosa cambia nel credito d’imposta 4.0 nel 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce due modifiche principali:

  • Stop all’agevolazione per i beni immateriali: Dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile ottenere il credito d’imposta su software, piattaforme e applicazioni, salvo eccezioni per investimenti prenotati nel 2024.
  • Plafond massimo di spesa: Stanziato un tetto massimo di 2,2 miliardi di euro, con attribuzione dei fondi in base all’ordine cronologico delle richieste.

Aliquote del credito d’imposta 4.0 nel 2025

Tipologia investimento Aliquota
Fino a 2,5 milioni di euro 20%
Tra 2,5 e 10 milioni di euro 10%
Tra 10 e 20 milioni di euro 5%
PNRR transizione ecologica (fino a massimo 50 milioni di euro) 5%


Il credito può essere utilizzato in tre quote annuali di pari importo, a partire dalla data di interconnessione.

Chi può beneficiare dell’agevolazione?

Il credito d’imposta 4.0 è accessibile alle imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico, dalla dimensione aziendale e dal regime contabile adottato.

Sono escluse dall’agevolazione le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa o altre procedure concorsuali. 

Non possono accedere al credito neppure le aziende soggette a sanzioni interdittive secondo il D.Lgs 231 per gli illeciti amministrativi.

Obblighi documentali: come non perdere l’agevolazione

Per evitare la revoca del credito d’imposta, le aziende devono:

  • Conservare le fatture con la dicitura specifica prevista dalla legge
  • Ottenere una perizia asseverata per investimenti superiori a 300.000 €
  • In caso contrario, una dichiarazione del legale rappresentante è sufficiente

Come prepararsi: tempistiche e strategie

A partire dal 1° gennaio 2025, presentare tempestivamente la richiesta di credito d’imposta 4.0 per i beni materiali diventa cruciale, poiché il plafond disponibile è stato fissato a 2,2 miliardi di euro. 

Questo limite non si applica agli investimenti per cui l’ordine è già stato accettato dal venditore e per cui è stato versato un acconto pari ad almeno il 20% del costo d’acquisizione prima della pubblicazione della legge di bilancio.

Quando il tetto di spesa sarà raggiunto, il Ministero comunicherà la sospensione dell’invio di nuove richieste per il credito d’imposta. 

I fondi saranno assegnati seguendo rigorosamente l’ordine cronologico di presentazione delle domande al GSE.

Per evitare di rimanere esclusi, è essenziale predisporre con largo anticipo tutta la documentazione necessaria e rispettare le seguenti scadenze:

  • Per il credito d’imposta del 20%, gli acquisti di beni materiali 4.0 devono avvenire entro il 2025.
  • Gli investimenti devono essere installati entro il 30 giugno 2026, con acconto minimo del 20% versato entro il 31 dicembre 2025.
  • Tutto questo deve essere fatto fino all’esaurimento dei fondi stanziati.

Una corretta preparazione e il monitoraggio costante delle scadenze permetteranno alle imprese di massimizzare le possibilità di accedere ai benefici fiscali previsti.

Non perdere questa opportunità!

Il credito imposta 4.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese che desiderano innovare e crescere. Tuttavia, con le nuove modifiche del 2025, diventa ancora più importante pianificare con attenzione gli investimenti e rispettare tutte le scadenze e gli obblighi documentali.

Se vuoi assicurarti di sfruttare al massimo questa agevolazione fiscale, contattaci per maggiori informazioni e ricevi una consulenza dedicata per la tua azienda.

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